I giovani dovrebbero riscoprire la terra perchè tutti i mezzi tecnologici che ci circondano ci allontanano da tutto quello che siamo.
L’essere umano fa fatica ad evolversi, sembra quasi destinato a prendere il peggio di sè e portarlo avanti peggiorando sempre di più.
Noi non siamo governati da nessun destino se non quello che decidiamo di avere.
Stare a contatto con la terra, coltivarla viverla ci fa sentire più vicini alla magia della nostra creazione, ci unisce e porta il nostro essere al di là delle costrizioni a cui il potere ci costringe.
Ad un uomo basta poco per scoprirsi e trovare la propria vera essenza,
quello che ci circonda assomiglia sempre di più ad una scatola chiusa dove noi entriamo in confusione.
Non sappiamo più distinguere niente, le nostre emozioni si scontrano tra loro, la tecnologia ci sta portando via l’esistenza da sotto gli occhi.
Il potere vuole uomini confusi e pronti ad obbedire ed è proprio grazie alla confusione emozionale che chiniamo il capo.
Ci siamo perduti!
Anche l’arte ha perso la sua funzione primaria.
Invece di avere lo scopo di conoscere se stessi e scoprire di essere noi stessi una creazione nostra;
invece di aiutare a capire, di aiutare a condividere, diventa profitto e voglia di arrivare ad essere famosi.
Il nostro senso di responsabilità è diventato avere un posto nella società sotto i potenti e al loro denaro.
La logica insana del lavoro ci trascina insieme alla tecnologia nella schiavitù moderna e le nostre coscienze annichilite seguono il meccanismo senza più il minimo interesse a ribellarsi.