GIACOMO: Non usare troppo il cervello perché si fonde, cerca di non imparare solo attraverso quello perché non ti servirà a niente. Si impara attraverso tutto, non solo con una parte. Non imparare un sacco di nozioni se poi non ti fanno essere, il tuo scopo non dovrebbe essere riempire ma svuotare.
X: Quindi è fattibile arrivare a capire la verità per gradi? Tu hai detto che è stata una doccia e poi da quel momento hai capito tutto.
GIACOMO: Tu vuoi essere tranquillizzata perché ti fissi a pensare una cosa e continui a pensare a quello, cioè pensi sia una questione di tempo. Se uno ti dice che ci vuole tempo ti dà quiete.
X: È possibile che io non capisca tutto e subito? Non il tempo ma è possibile che io ci riesca a elevarmi spiritualmente un po’ alla volta?
GIACOMO: È possibile che tu smetta di dire ci riuscirò o non ci riuscirò. In te non ci deve essere il dubbio di riuscire o non riuscire.
Quando una persona vuole comprendere si pone delle domande e si dà delle risposte a volte sbagliate, oppure le domande possono essere sbagliate, è infatti all’interno di questa contraddizione che sta il tutto. Se io riesco a pormi la domande giuste, e questo significa porsi le domande al di là delle dinamiche , e darmi i mezzi per rispondere al di là della gabbia stessa; Se io riesco a farmi una domanda vera cioè senza egoismo , o che non riguarda le proprie esperienze, o ciò che ci hanno insegnato.
X: Prima di riuscire a capire queste cose qua non devo togliermi dalle mie dinamiche?
GIACOMO: Non fai domande perché sei dentro una dinamica? Che senso ha? Hai paura del giudizio? Quando una persona ti parla il giudizio è dentro di te, dentro di noi. Ogni frase può essere interpretata come un giudizio. È dentro di noi che c’è la debolezza. Ad esempio se tu dici che Picasso era un grande artista e io ribatto subito “e io? “ vuol dire che non mi sento tale perciò se fai il paragone ad esempio che Picasso si metteva davanti a una tela e dipingeva spontaneamente e non aveva bisogno di fare una fotografia, se questa cosa a me pesa e mi fa star male allora io mi sento giudicato, tu hai fatto il paragone magari con un pittore di cui mi sento inferiore e questa cosa mi fa infuriare e do la colpa a te di tutto. Se invece io capisco cos’è l’arte e il suo significato al di là dell’egoismo allora ho trovato la verità, non ho più bisogno di un giudizio perché dentro di me non c’è giudizio allora ascolto il tuo paragone e ti rispondo in una tranquilla comunicazione dove spiego che uso la foto come mezzo per creare, non c’è differenza fra me e Picasso siamo entrambi artisti e per me l’arte è una creazione integrale che sta all’interno e all’esterno di me perché io stesso mi sono creato quindi è uno stimolo basilare e spontaneo perciò non c’è l’idea che qualcuno possa giudicarmi, ho tolto il giudizio perché io non giudico.